Nome del percorso e descrizione
- Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
- Comune di Rofrano (Provincia di Salerno)
- 40.214142, 15.418313
Livello e scala di difficoltà escursionistica
E (Per maggiori info sui gradi utilizzati per l’escursionismo clicca qui).
Durata
1,5 ore
Distanza
4,5 km
Punti ristoro acqua
Nessuno – è possibile trovare punti di ristoro a Rofrano il cui abitato dista 1, 5 km dal punto di partenza
Ripari
Nessuno
Periodo migliore per l'escursione
dalla primavera all’autunno
Come raggiungere il punto di partenza
il punto di partenza è raggiungibile con auto private oppure con i mezzi pubblici
Attrezzatura e abbigliamento necessari
Scarpe e indumenti adatti per l’escursionismo, sandali per camminare nell’acqua (se si intende camminare nel letto del fiume), zaino, binocolo, macchina fotografica e acqua potabile (a seconda delle abitudini e delle necessità personali).
Questo è uno degli angoli più interessanti del territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il sentiero conduce il visitatore alla forra scavata nel corso di diversi milioni di anni dal fiume Mingardo. La forra, lunga circa 500 metri, è caratterizzata da una condizione di assoluta integrità ambientale. Durante l’inverno è possibile immergersi nel grande spettacolo offerto dalle acque rapide e impetuose, mentre in estate l’escursionista è immerso nella pace creata dalla placida discesa delle acque fresche e limpide. La forra dell’Emmisi è una sorta di paradiso per gli amanti della natura!
L’area in cui si sviluppa il sentiero escursionistico è caratterizzata da una forte valenza naturalistica. Il sentiero attraversa boschi di Ontano napoletano, Ontano nero e altre specie che caratterizzano la Macchia mediterranea. L’acqua che scorre nel fiume Mingardo costituisce l’ambiente ideale per la Trota fario e la Lontra, grazie all’alta qualità ambientale.
Rofrano può essere eletto a perfetto paradigma del tipico paese cilentano di origine medievale. Questa caratteristica è qui più accentuata perché le sue origini affondano nel ‘900. Il paese fu costruito intorno a un cenobio basiliano e il centro storico conserva ancora la struttura urbanistica di quel periodo. Da visitare sono le tre chiese superstiti: la parrocchiale, la chiesa dedicata a Santa Maria dei Martiri e la chiesa dedicata alla Madonna di Grottaferrata. Questi edifici ospitano soprattutto statue religiose di pregevole fattura. Altri aspetti interessanti sono i portali in pietra che ornano alcuni palazzi nobiliari.
La gastronomia tipica dell’entroterra cilentano basa la sua qualità sull’utilizzo di carni e verdure di stagione. Dagli anni Cinquanta la gastronomia cilentana è salita alla ribalta con il nome di Dieta Mediterranea, iscritta dal 2010 nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. grazie agli studi promossi da Ancel Keys, scienziato americano che ha messo in relazione la qualità della dieta e la longevità della popolazione cilentana. Tra le tante ricette da gustare ci sono sicuramente la pasta fatta in casa condita con il ragù, il caciocavallo, i formaggi freschi o stagionati di capra e pecora, i salumi, oltre alle zuppe di verdure di stagione.
- All’inizio della forra o lungo il sentiero che costeggia il fiume, è possibile anche fare un picnic in maniera comoda, vista la presenza di diversi tavoli in legno con panche. Le ore trascorse lungo questo sentiero sono rigeneranti grazie alla natura incontaminata. Questo percorso è stato proposto agli escursionisti oltre vent’anni fa dall’Associazione GET Cultnatura, affiliata alla Federazione Italiana Escursionismo. Per farlo conoscere, l’Associazione ha proposto la visita della forra traghettando gli escursionisti (adulti, famiglie con bambini) all’interno della gola con dei gommoni. Grazie a questo esempio di turismo sostenibile, che ha riscosso un enorme entusiasmo e successo, il Sentiero dell’Emmisi è diventato una meta per tutti coloro che desiderano entrare in contatto con un ambiente ancora intatto, dove vive ad esempio la Lontra, un mustelide in via di estinzione.
- Momento migliore per visitarlo: durante tutto l’anno
- Link utili: www.gettrek.it www.cilentoediano.it